Sono in arrivo delle importanti novità per quanto riguarda i Permessi della Legge 104, infatti, a partire dal 13 agosto 2022 grazie al decreto Conciliazione vita-lavoro cambiano le regole sia sui permessi 104 e sia sui concedi straordinari per l’assistenza al disabile ma entriamo nel dettaglio dell’articolo e vediamo cosa prevede la legge. A partire dal 13 agosto 2022 i permessi 104 potranno essere usufruiti in modo alternato, in modo da poter assistere la stessa persona affetta da gravi disabilità. I congedi 151 invece potranno essere usufruiti anche dai conviventi di fatto.
Permessi Legge 104, Le Novità dal 2022
Grazie al Decreto Conciliazione vita lavoro, sono state introdotte nuove misure che riguardano proprio la conciliazione tra l’attività lavorativa e la vita privata in modo che sia i genitori e sia prestatori di assistenza potranno condividere la responsabilità di cura.
Altra novità riguarda l’utilizzo dei permessi da più caregiver contemporaneamente in modo da poter assistere un familiare disabile.
Al tempo stesso i congedi straordinari vengono estesi anche ai conviventi di fatto i (cosiddetti congedi 151) di cui all’articolo 42, comma 5, del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, parliamo di una misura che riguarda i soli lavoratori dipendenti privati, che permette l’astensione retribuita di due anni da lavoro nel caso in cui ci sono delle gravi situazioni legate al disabile.
L’INPS tramite messaggio 05-08-2022 n 3096 ha fornito ai lavoratori dipendenti nel settore privato delle informazioni sul riconoscimento delle relative indennità, che partiranno dal 13 agosto 2022.
Per poter capire le modalità operative delle due misure bisognerà attendere l’aggiornamento dell’INPS tramite una nuova circolare.
Permessi Legge 104 Disabili, ecco cosa cambia
Grazie al Decreto conciliazione è stata eliminata la figura del “referente unico dell’assistenza” regola per cui non poteva essere riconosciuta a più di un lavoratore dipendente la fruizione dei giorni di permesso per l’assistenza allo stesso individuo.
Almeno che non si tratta di un genitore disabile, a cui è stato riconosciuto un particolare ruolo di cura; quindi, i permessi per assistere lo stesso individuo potranno essere riconosciuti su richiesta a più soggetti in modo, da poterne usufruire in modo alternato.
Il permesso sarà sempre di tre giorni al mese, retribuiti, e fruibili anche ad ore.
Congedo Straordinario 151, ecco cosa cambia
Anche il congedo straordinario 151 ha subito delle modifiche, infatti, fin ora l’assistenza al disabile era stata riconosciuta, al coniuge convivente con handicap gravi accertata ai sensi della Legge 104.
Parliamo di un periodo di rinuncia da lavoro retribuito, non superiore a due anni, usufruibili solo se vengono documentati i motivi familiari relativi alla cura del malato.
Il nuovo provvedimento rimpiazza il comma 5 dell’articolo 42 del Decreto Legislativo n. 151 del 2001.
Ecco le seguenti novità:
- introduce il “convivente di fatto di cui all’articolo 1, comma 36”, della Legge 20 maggio 2016, n. 76, tra i soggetti individuati prioritariamente dal legislatore ai fini della concessione del congedo, in via alternativa e al pari del coniuge e della parte dell’unione civile;
- stabilisce che il congedo straordinario spetta anche nel caso in cui la convivenza, qualora normativamente prevista, sia stata instaurata successivamente alla richiesta di congedo.
Nuovo Ordine di Priorità Del Congedo 151
Il congedo straordinario si estende anche ai conviventi di fatto, quindi si aggiungono dei nuovi soggetti, modificando, l’ordine di priorità.
Infatti, i primi soggetti che hanno diritto al congedo sono il coniuge convivente ma nel caso in cui avviene una mancanza, come la morte o patologie invalidanti dei primi.si lascia il posto ai successivi e sono:
- in primis, ha diritto al congedo il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente o il convivente di fatto della persona disabile in situazione di gravità;
- a seguire, il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità. Ciò, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell’unione civile convivente, del convivente di fatto;
- successivamente ne ha diritto uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente o il convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
- a seguire, uno dei fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in situazione di gravità nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto, entrambi i genitori e i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
- infine, un parente o affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità. Ciò nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli o sorelle conviventi siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
Permessi Legge 104, Come e Quando presentare la domanda
Una volta richiesto l’astensione dal lavoro al proprio datore di lavoro il soggetto dovrà effettuare la richiesta d’indennità all’INPS che effettuerà o un pagamento o un rimborso al datore di lavoro (anticipato la somma).
Come precisa l’INPS n° 3096 del 05-08-2022 tramite Messaggio n° 3096 del 05-08-2022 è possibile effettuare richiesta d’indennità legata sia ai permessi della 104, e sia ai congedi straordinari.
Per poter far richiesta di concedo straordinario è necessario allegare i seguenti documenti;
- una dichiarazione sostitutiva di certificazione, dalla quale risulti la convivenza di fatto di cui all’articolo 1, comma 36, della Legge n. 76 del 2016 con il disabile da assistere;
- nel caso di convivenza normativamente prevista ma non ancora instaurata, il richiedente è tenuto ad allegare alla domanda una dichiarazione sostitutiva di certificazione da cui risulti che provvederà a instaurare la convivenza con il familiare disabile in situazione di gravità entro l’inizio del periodo di congedo richiesto e a mantenerla per tutta la durata dello stesso.